Tuesday 30 September 2014

Ne bis idem

In Die Liturgie und die psychologischen Gesetze Romano Guardini afferma:
La liturgia obbedisce al principio: «ne bis idem» («nulla dev’essere mai ripetuto»). Essa vuole che il pensiero, la disposizione d’animo, la decisione della volontà procedano sempre in avanti.1
Discutendo della questione con mia moglie, ella lo ha subito ricollegato al fatto che nelle parrocchie capiti che canti con testi biblici vengano utilizzati nelle liturgie in cui lo stesso testo è presente nella liturgia della Parola.
Un canto, ad esempio, che utilizzi il testo di Isaia 61 eseguito il giorno in cui Isaia 61 è la prima lettura viola il principio liturgico del ne bis idem?
A mio avviso sì. Chi sceglie i canti da eseguire durante le liturgie dovrebbe quindi evitare doppioni di questo tipo, per quanto è possibile, scegliendo canti con temi inerenti le letture che non utilizzino il testo stesso delle letture.


1 Traduzione tratta da C. Fedeli, Pienezza e compimento. Alle radici della riflessione pedagogica di Romano Guardini.
Vedi anche R. Guardini, Lo spirito della liturgia. I santi segni, Morcelliana, Brescia, 2007, p. 30

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